• Home
  • chi sono
  • Servizi
  • Blog
  • Contatti

Il potere strategico della gioia nello sport

18/3/2016

0 Commenti

 
Immagine
Le emozioni hanno il grande potere di guidare le nostre decisioni e i nostri comportamenti. Creano degli stati d'animo che possono portarci lontano oppure non farci nemmeno partire. Si può dire che siano come una specie di carburante interno che, se usato con saggezza, può spingerci a fare cose incredibili.
Ma non solo, hanno anche il potere di comunicare agli altri come ci sentiamo, attraverso i fini meccanismi del linguaggio del corpo. Sono come le forme e i colori di un quadro, che possono ispirare in chi lo guarda le più diverse reazioni (rispetto a questo tema nello sport, puoi dare uno sguardo al mio post precedente, dove parlo di come vengono percepiti i linguaggi corporei degli avversari di gara) .

Proprio per questa doppia funzione è importante che ogni atleta sappia riconoscere le emozioni più utili per i suoi obiettivi e che impari a gestirle.
Per quel che mi riguarda, però, credo che l'emozione più strategica per una buona performance sia la gioia.
Per almeno 3 buoni motivi.

Leggi altro
0 Commenti

7 consigli per comunicare più efficacemente con i propri atleti

4/12/2015

0 Commenti

 
Immagine
Il successo di un allenatore non è determinato soltanto dalla sua preparazione tecnica, ma anche e soprattutto dalla capacità sia di comunicare efficacemente con i propri atleti, sia di metterli nella condizione migliore per favorire la comunicazione tra di loro.
A volte si ha a che fare con tecnici molto preparati ed organizzati che però trovano molta difficoltà a creare una buona comunicazione coi propri allievi, e ciò si ripercuote il più delle volte con performance non all’altezza delle aspettative.
È il vostro caso?
Cominciamo a capirlo con alcune semplici domande: incoraggiate i vostri atleti ad esprimersi? Sapete riconoscere i segnali di disidratazione e fatica? Prestate attenzione al linguaggio del corpo?
Secondo una ricerca del prof. Petlichkloff (2002), gli allenatori che sanno leggere questi segnali e, nel caso di team, incoraggiare la comunicazione di squadra possono prevenire disidratazione e infortuni, sostenere più efficacemente la crescita tecnica degli allievi ed alimentare la loro fiducia in sé stessi.
Ecco allora 7 consigli per rendere più efficace la comunicazione coi propri atleti:


Leggi altro
0 Commenti

Ansia e sport: l'utilità del Training Autogeno

8/9/2015

0 Commenti

 
Immagine
Il Training Autogeno è una delle tecniche di rilassamento più diffuse. E’ stata perfezionata negli anni ’30 dal neurologo J.H. Schultz come metodo di autodistensione psichica da utilizzare contro l’ansia.  

Nella sua versione cosiddetta somatica, esso consiste nell’apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione passiva (il “training”), centrati sul controllo di alcune sensazioni corporee, che portano ad ottenere spontanee modificazioni neurovegetative che andranno a riequilibrare i parametri alterati dalle situazioni di stress. Queste modificazioni sono autoindotte (“autogeno” significa “che si genera da sé) differenziando questa tecnica da altre in cui serve necessariamente un terapeuta ogni qualvolta si utilizzino (ad esempio l’ipnosi).

Il principio fondamentale su cui si basa il Training Autogeno è quello del condizionamento. Con la ripetizione degli esercizi è infatti possibile ottenere l’associazione tra una formula (simile a un mantra) ed un esercizio mentale (inizialmente stimoli neutri) con uno stato psicofisico (risposta incondizionata) che diviene risposta condizionata in seguito alla pratica. In altre parole, attraverso la mente si impara a controllare il corpo.

Grazie a queste caratteristiche, il Training Autogeno è una tecnica molto utilizzata nel trattamento dei disturbi da stress. Ma rappresenta anche una risorsa importante nello sport. In che modo?


Leggi altro
0 Commenti

"Ho bisogno dello psicologo dello sport?" Leggende metropolitane e qualche dritta

29/7/2015

0 Commenti

 
atleta in sforzo e difficoltà
Migliorare la preparazione alle gare, gestire l’ansia da prestazione, imparare a riprendersi subito dagli errori, capire quando l’avversario è vulnerabile. Oppure esercitare una leadership adatta, individuare le dinamiche di gruppo, gestire i feedback ai giocatori in maniera efficace.

Queste sono solo alcune delle esigenze che possono rappresentare le basi per richiedere un aiuto ad un professionista della psicologia nel magico (ma a volte neanche troppo) mondo dello sport. E se tra gli atleti, i tecnici e le società sportive spesso manca la consapevolezza (se non addirittura il coraggio) per fare questo passo, dall’altra parte della sponda la jungla di operatori del settore presenta una “zoologia professionale” variegata, roba da far impallidire il caro Darwin: coach, motivatori, counselor a orientamento sportivo, filosofi, se non addirittura preti, sedicenti maghi e cartomanti.

Habitat affollato, non credete?

Leggi altro
0 Commenti

    Archivio

    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015


    Categorie

    Tutto
    Benessere Psicofisico
    Comunicazione
    Gestione Dello Stress
    Preparazione Mentale
    Psicocuriosità
    Psicologia Ambientale
    Psicologia Dello Sport
    Psicologia E Gravidanza


    Feed RSS

2015 © Alessandro Ledda - Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale dei contenuti, escluso dove compare il marchio Creative Commons.